Intervento dell'avvocata Maud Coudrais il 5 novembre 2024 davanti al Consiglio Nazionale Forense per presentare ai colleghi italiani come si regola e si tassa una successione internazionale secondo il diritto francese
-SUCCESSIONI INTERNAZIONALI
ALLA LUCE DEL REGOLAMENTO EUROPEO 650/2012
ASPETTI CIVILI, FISCALI, PRATICI
INTERVENTO AL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE DEL 5 NOVEMBRE 2024
A CURA DI MAUD COUDRAIS
Avvocata, Dottore in Giurisprudenza
22, boulevard Saint-Germain - 75005 Parigi
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REGOLE D'ORO PER GESTIRE UNA SUCCESSIONE INTERNAZIONALE
REGOLA N° 1 :
Ogni paese ha il proprio sistema giuridico, anche in materia internazionale.
- Dobbiamo sempre ragionare dal punto di vista di un ordinamento giuridico specifico. E, per un'analisi completa, collocarsi successivamente dal punto di vista di ciascun ordinamento giuridico interessato.
La presente presentazione riassume il ragionamento giuridico specifico dell'ordinamento giuridico francese in materia di successioni internazionali.
REGOLA N° 2:
Non appena una situazione assume una dimensione internazionale, sono potenzialmente coinvolti diversi ordinamenti giuridici.
- Qualunque sia la questione, è sempre necessario determinare in primo luogo quale regola sarà applicabile nella determinazione dell'ordinamento giuridico competente.
In materia di successione, sorgono due domande principali:
-Come regolare una successione internazionale? (Aspetto civile) (1).
-Come tassare una successione internazionale? (Aspetto fiscale) (2).
1. COME REGOLARE UNA SUCCESSIONE INTERNAZIONALE SECONDO IL DIRITTO FRANCESE?
Come avvocati, dobbiamo risolvere due questioni:
-L'ordinamento giuridico francese (notai, tribunali) è competente per regolare questa successione? (1.1)
-In caso affermativo, quale sarà la legge applicabile? (1.2)
In entrambi i casi, in conformità con la Regola d'Oro n. 2, la prima domanda è quali regole si applicano per affrontare questi problemi.
1.1. L'ordinamento giuridico francese è competente?
Promemoria della Regola d'Oro n. 1:
Ai sensi della Regola d'Oro n. 1, non è possibile chiedersi, in modo universale, se l'ordinamento giuridico francese sia competente.
Ogni ordinamento giuridico ha le proprie regole per risolvere questo problema.
Un ordinamento giuridico nazionale non può esigere che un altro ordinamento giuridico nazionale dichiari la propria competenza.
Pertanto, l'unica questione possibile è se l'ordinamento giuridico francese (in questo caso) riconosca di essere competente a conoscere della successione, in applicazione delle proprie norme di diritto internazionale privato.
Ai sensi dell'articolo 55 della Costituzione francese del 4 ottobre 1958, le convenzioni internazionali prevalgono sulle norme di origine interna.
Il regolamento (UE) n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e all'accettazione e all'esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo "si applica alle successioni delle persone decedute a partire dal 17 agosto 2015".
Tuttavia, a causa dei termini di prescrizione del diritto francese, è talvolta possibile trattare le successioni aperte prima di tale data. Le successioni aperte prima del 1° gennaio 2007 sono soggette alla prescrizione di trent'anni. Quelle aperte dal 1° gennaio 2007 si prescrivono in prescrizione dopo 10 anni.
Cour de cassation, Civ. 1, 12 février 2020, 19-11.668
1.1.1.Successioni aperte prima del 17 agosto 2015
!! Promemoria della regola d'oro n° 2: quale sarà la regola applicabile per determinare l'ordinamento giuridico competente?
- Prima tappa : è necessario verificare se esiste un accordo bilaterale applicabile.
*Es. La Convenzione franco-belga dell'8 luglio 1899.
Si applica solo tra francesi e belgi, non tra belgi.
Cass. 1a civ., 10 octobre 2012, n. 11-18.345, Bull. 2012, I, n. 194
Tale accordo (articolo 7) prevede, in deroga al sistema di diritto comune, che le azioni successorie siano di competenza del giudice del luogo in cui è stata aperta la successione, senza distinzione a seconda della natura mobile o immobile del bene.
TGI Paris, 1° chambre. 1° section., 21 mars 2007, n° 06/09064
* La Convenzione franco-italiana sull'esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale, firmata a Roma il 3 giugno 1930.
Può essere applicata anche in una controversia successoria attraverso la sua applicazione ad azioni personali e mobili (ad esempio, il riconoscimento della paternità, la domanda di exequatur di una decisione che riconosce la paternità di una persona successivamente deceduta).
Cass. Civ., 13 décembre 2023, n. 22-11.727
TGI Paris, 1° chambre. 1° section, 16 décembre 2015, n. 14/13561
Cass. 1° civ., 20 mars 2019, n° 18-11.490
Cass., Civ. 1, 11 juillet 1919, n° 18-14.186
Non sembra esistere un esempio nella giurisprudenza dell'applicazione di detta convenzione in relazione alle decisioni pronunciate in un patrimonio?
*Accordo bilaterale franco-svizzero del 15 giugno 1869.
- Seconda tappa : in assenza di un accordo bilaterale, si applicheranno le seguenti norme di conflitto di giurisdizione di origine nazionale:
- Secondo la giurisprudenza, i tribunali francesi sono competenti per i beni mobili se il defunto ha avuto la sua residenza abituale al momento della sua morte in Francia, indipendentemente dal luogo in cui si trovano, e per i beni immobili, se si trovano in Francia. La qualificazione dei beni mobili o immobili avviene applicando le categorie del diritto francese (diritto del foro).
Cass., Civ. 1, 14 avril 2021, 19-24.773
- Sussidiariamente, vale a dire in assenza di qualsiasi altra competenza dei giudici francesi basata sulle norme ordinarie sui conflitti di competenza e in assenza di una convenzione internazionale applicabile, il giudice francese può riconoscere la propria competenza a decidere su una successione di beni mobili sulla base degli articoli 14 e 15 del codice civile, vale a dire se l'attore o il convenuto sono di nazionalità francese, ma solo in materia di successioni mobiliari, ad eccezione delle successioni immobiliari e delle procedure esecutive svolte al di fuori del territorio nazionale.
Cass., civ. 1, 17 novembre 1981, 80-14.728
*Esempio: L'eredità del compositore Maurice JARRE, morto nel 2009 in CALIFORNIA dove aveva vissuto per anni. Tra le numerose decisioni emesse, il Tribunale di primo grado di PARIGI, con sentenza del 2 dicembre 2014, ha respinto l'eccezione di incompetenza, ritenendo che i tribunali francesi fossero competenti a pronunciarsi sulla successione mobile sulla base delle disposizioni degli articoli 14 e 15 del Codice civile, essendo entrambe le parti di nazionalità francese, anche se l'ultimo domicilio del defunto si trovava all'estero.
CEDH, JARRE C. FRANCE, 15 février 2024, n°14157/18
*Esempio con il Marocco.
TGI Paris, 2° chambre, 1° section., 13 mai 2015, n° 13/17058
*Esempio di applicazione al decesso di una persona che ha avuto la sua ultima residenza in Svizzera ma i cui eredi sono francesi, decesso avvenuto nel 2014.
CA Dijon, 3° chambre civ., 24 novembre 2022, n° 22/00420
*Esclusione da questa possibilità nel caso di una norma sulla competenza prevista da una convenzione internazionale. Da qui, ad esempio, l'esclusione di tale giurisdizione in caso di conflitto franco-belga, a causa dell'applicabilità della Convenzione franco-belga.
CA Aix-en-Provence, 1° chambre, 23 juin 2011, n° 10/12523
- Eccezionalmente, i giudici francesi possono essere competenti a decidere su una successione di beni immobili anche se il bene si trova al di fuori della Francia a causa di un rinvio operato dalla legge straniera applicabile alla legge francese.
Cass., Civ. 1, 23 juin 2010, n. 09-11.901
*Esempio con il diritto spagnolo che fa riferimento al diritto francese:
Cass., Civ. 1, 23 janvier 2007, 06-11.037
1.1.2. Successioni aperte a partire dal 17 agosto 2015
Per determinare se l'ordinamento giuridico francese è competente a regolare una successione aperta a partire dal 17 agosto 2015, deve essere applicato il regolamento (UE) n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012.
Promemoria delle regole :
- Competenza in linea di principio dei giudici dello Stato membro in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento del decesso" (articolo 4).
- Possibilità di un accordo sulla scelta del foro (articolo 5).
- Possibilità di declinare la propria competenza in caso di scelta della legge, a determinate condizioni (articolo 6).
- Competenza specifica in caso di scelta della legge (articolo 7).
- Competenza basata sulla comparizione volontaria (articolo 9).
- Competenze sussidiarie in alcuni casi, quando il defunto non aveva la residenza abituale in uno Stato membro al momento del decesso (articolo 10).
- Competenza in base al principio del forum necessitatis (articolo 11).
Il concetto di ultima residenza abituale:
*Ultima residenza in Italia nonostante il decesso in Francia in un appartamento di proprietà del defunto.
CA Paris, pôle 3 chambre 1, 25 mai 2022, n° 21/04423
*Attuazione del criterio della nazionalità per decidere tra più residenze in Francia, Italia e Svizzera di una persona che vive tra questi tre paesi.
CA Amiens, 1° chambre civ., 6 juillet 2023, n. 22/04492
*Eredità di Johny HALLYDAY
L'Alta Corte di Nanterre è stata investita di un caso riguardante l'eredità di G-BT X, morto a Marnes-la-Coquette, noto come O K e descritto come "l'Elvis francese". I ricorrenti, D X e B X, figli biologici del defunto, contestano la validità di un testamento olografo redatto in California che lascia in eredità l'intero patrimonio alla moglie I K e, in caso di pre-morte di quest'ultima, alle due figlie adottive Z e A. Invocano il diritto successorio francese e il regolamento europeo (UE) n. 650/2012 del 4 luglio 2012 per rivendicare la loro quota della quota di legittima. I K, in difesa, ha sostenuto che l'ultima residenza abituale del marito era in California e ha chiesto l'incompetenza dei giudici francesi. Il giudice, dopo aver analizzato le prove e considerato la durata e la regolarità della presenza del defunto in Francia, nonché le condizioni e i motivi di tale presenza, ha stabilito che la residenza abituale di G-BT X era in Francia. Di conseguenza, essa si dichiara competente a statuire sulla successione e respinge la domanda di incompetenza sollevata.
Tribunale Judiciaire de Nanterre, 28 mai 2019, n. 18/01502
Questione della competenza sussidiaria dell'articolo 10:
L'articolo 10 del Regolamento:
«Se la residenza abituale del defunto al momento del decesso non è situata in uno Stato membro, gli organi giurisdizionali dello Stato membro in cui si trovano i beni ereditari sono comunque competenti a decidere sull'intera successione qualora:
a) il defunto era cittadino di tale Stato membro al momento del decesso; o, in mancanza,
b) il defunto aveva la sua precedente residenza abituale in tale Stato membro, a condizione che, al momento del rinvio al giudice, non siano trascorsi più di cinque anni dal cambiamento di tale residenza abituale.
2. Qualora nessuna autorità giurisdizionale di uno Stato membro sia competente ai sensi del paragrafo 1, le autorità giurisdizionali dello Stato membro in cui si trovano i beni ereditari sono comunque competenti a pronunciarsi su tali beni. »
Il giudice deve, se necessario, revocare d'ufficio tale competenza sussidiaria.
Corte di giustizia dell'Unione europea, 7 aprile 2022, C-645/20
Cass. 1° civ., 21 septembre 2022, n° 19-15.438
*Esempio con residenza abituale a Singapore.
CA Bordeaux, 3° chambre de la famille, 21 mars 2023, n° 22/04022
*Esempio con la Svizzera.
TJ Paris, 2° chambre 2° section, 1er août 2024, n° 22/06762
*Esempio con l’IRAN.
CA Aix-en-Provence, chambres 2-4, 13 janvier 2021, n° 20/05858
1.2. Se l'ordinamento giuridico francese è competente, quale legge applicherà?
Poiché l'eredità è internazionale, sono potenzialmente applicabili diverse leggi nazionali.
È quindi necessario determinare quale sarà.
A tal fine, è necessario chiedersi quale norma di conflitto di leggi si applicherà.
Tuttavia, ai sensi dell'articolo 55 della Costituzione, le convenzioni internazionali prevalgono sulle norme di origine interna.
Il regolamento (UE) n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni e all'accettazione e all'esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo "si applica alle successioni delle persone decedute a partire dal 17 agosto 2015".
Le norme applicabili alle successioni internazionali dipendono dalla data di apertura della successione, ossia dalla data di decesso del defunto: prima del 17 agosto 2015 (1.1) o a partire dal 17 agosto 2015 (1.2).
1.2.1. Successioni aperte prima del 17 agosto 2015
- Primo passo: esiste una convenzione internazionale applicabile?
-In materia di successioni internazionali, la Convenzione dell'Aia del 1° agosto 1989 sulla legge applicabile alla successione in caso di morte delle persone prevede l'applicazione della "legge dello Stato in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento del decesso, quando il defunto possedeva allora la cittadinanza di tale Stato" (art. 3, § 1). Questa legge "disciplina l'intera successione, indipendentemente dalla situazione dei beni" (art. 7, § 1). Tuttavia, non è mai entrata in vigore.
- Secondo passo: in assenza di una convenzione internazionale, si intende applicare le regole del conflitto interno.
Se il decesso del defunto è avvenuto prima del 17 agosto 2015, le norme applicabili sono state stabilite dai tribunali francesi.
La giurisprudenza della Corte di Cassazione distingue tra beni mobili e beni immobili.
==> Per i beni mobili, la Corte di Cassazione li sottopone alla legge dello Stato nel cui territorio il defunto aveva stabilito l'ultimo domicilio del defunto.
Cass. civ., 19 juin 1939, Labedan
è L'attuazione di questa norma di conflitto solleva la questione della determinazione dell'ultimo domicilio del defunto.
*L'ultimo domicilio non deve essere confuso con il luogo dell'ultima residenza abituale. La nozione di domicilio ai sensi dell'articolo 102 del Codice civile deve essere intesa come riferita al luogo della "sede principale" della persona.
*L'ultimo domicilio del defunto non deve essere confuso con il suo domicilio fiscale.
Es. Cass. 1° civ., 30 octobre 2006, n° 05-17849: il defunto (residente fiscale in Svizzera) è morto in Francia, lasciando a succedergli il figlio e la seconda moglie. Il figlio lamentava che i giudici francesi avevano dichiarato applicabile la legge francese ai beni immobili e mobili dipendenti dal patrimonio del padre. Per la successione mobile, il figlio evidenzia il fatto che il domicilio del padre si trova in Svizzera, dove è stato stabilito ai fini fiscali. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso con la motivazione che la Corte d'Appello:
*L'ultimo domicilio non deve essere confuso con il domicilio coniugale.
==> Per i beni immobiliari, la Corte di Cassazione li sottopone alla legge dello Stato del territorio in cui si trovano.
Cass. civ., 14 mars 1837, Stewart
Cass. 1° civ., 21 mars 2000, n. 98-15650
Cass. 1° civ., 20 juin 2006, n° 05-14281
-Pertanto, la questione della classificazione dei beni mobili o immobili è decisiva. Con i suoi casi limite.
Es. Cass. 1° civ., 20 octobre 2010, n. 08-17033: La Corte di Cassazione ha quindi ritenuto che le azioni di una società anonima svizzera, "che danno diritto all'uso esclusivo di un appartamento, di due cantine e di un attico a Ginevra", costituiscono beni mobili soggetti alla legge dell'ultimo domicilio del defunto, in questo caso alla legge francese.
- Terzo passo: verificare che la legge designata non debba essere messa da parte nell'ambito di determinati meccanismi correttivi. Ogni ordinamento giuridico ha i propri meccanismi giuridici per cercare di limitare le aberrazioni derivanti dall'applicazione delle norme.
*L'invocazione della frode contro la legge:
Essa consiste nel modificare artificiosamente il criterio di collegamento trattenuto dalla norma sul conflitto di leggi al solo scopo di sopprimere la legge che essa normalmente designa e di sostituirla con una legge più vantaggiosa.
*L'indicazione dell 'eccezione di ordine pubblico, quando l'applicazione in Francia della legge straniera normalmente applicabile per disciplinare la successione porterebbe a un risultato contrario ai principi essenziali dell'ordinamento giuridico francese, con l'applicazione della legge francese.
Cassazione, 1° civ., 17 novembre 1964: "l'incapacità di ereditare fondata sulla non appartenenza a una determinata religione è direttamente contraria ai principi del diritto francese e in particolare a quello della libertà di coscienza"
- Il rispetto della parte riservata dell'ordine pubblico internazionale francese è il rispetto?
Per la Corte di cassazione, una legge straniera designata dalla norma di conflitto che ignora la quota di legittima dell'eredità non è di per sé contraria all'ordine pubblico internazionale francese. Esso può essere disatteso qualora la sua applicazione concreta nel caso di specie conduca a una situazione incompatibile con i principi del diritto francese considerati essenziali.
Questa regola è stata stabilita da due sentenze dello stesso giorno, una delle quali riguarda l'eredità del compositore francese Maurice JARRE.
Cass., Civ. 1° 27 septembre 2017, no16-13.151
Cass., Civ. 1°, 27 septembre 2017, no16-17.198
Va notato che gli eredi hanno anche chiesto l'applicazione del diritto di prelievo di cui all'articolo 2 della legge del 14 luglio 1819 sull'abolizione del diritto di guadagno e di detrazione. Ai sensi di tale disposizione, "in caso di divisione dello stesso patrimonio tra coeredi stranieri e francesi, questi ultimi riscuoteranno sui beni situati in Francia una quota pari al valore dei beni situati in un paese straniero dal quale sarebbero esclusi, per qualsiasi motivo, in virtù delle leggi e delle consuetudini locali". La Corte di Cassazione ha respinto tale domanda, ritenendo che il Consiglio costituzionale, nella sua decisione del 5 agosto 2011, avesse abrogato l'articolo 2 della legge del 14 luglio 1819.
1.2.2. Successioni aperte a partire dal 17 agosto 2015
- Richiamo alle norme previste dal Regolamento:
Se il decesso del defunto è avvenuto il 17 agosto 2015 o successivamente, le norme applicabili sono quelle stabilite dal regolamento (UE) n. 650/2012 del 4 luglio 2012 relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni giudiziarie, all'accettazione e all'esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo.
Questo testo ti consente di scegliere la legge nazionale che disciplina la devoluzione dei tuoi beni (art. 22 § 1).
In assenza di scelta, si applica la legge della residenza abituale (e quindi non della residenza abituale) del defunto, indipendentemente dalla natura dell'immobile e dalla sua ubicazione (in Francia o all'estero) (articolo 21, paragrafo 1).
-Di conseguenza, la questione decisiva è quella dell'ubicazione dell'ultima residenza abituale del defunto.
In tale preambolo, il regolamento (UE) n. 650/2012 stabilisce che «[l]'autorità competente per la successione dovrebbe effettuare una valutazione globale delle circostanze della vita del defunto negli anni precedenti il suo decesso e al momento del suo decesso, tenendo conto di tutti i fatti pertinenti, in particolare della durata e della regolarità della presenza del defunto nello Stato interessato e delle condizioni e dei motivi di tale presenza. La residenza abituale così determinata deve rivelare un legame stretto e stabile con lo Stato interessato, tenuto conto degli obiettivi specifici del presente Regolamento" (Reg. (UE) n. 650/2012, preambolo, cons. 23).
Eccezionalmente, il giudice può applicare la legge di uno Stato che non è quello dell'ultima residenza abituale del defunto, ma di uno Stato con il quale "al momento del decesso, il defunto aveva legami manifestamente più stretti" (articolo 21 § 2).
- Meccanismo correttivo per la tutela della quota di legittima ai sensi del regolamento sulle successioni:
Prima dell'entrata in vigore del regolamento "Successioni", la giurisprudenza francese rifiutava (vedi sopra) di riconoscere la regola della quota di legittima come una questione di ordine pubblico internazionale e abrogava l'articolo 2 della legge del 14 luglio 1819 che prevedeva un diritto di prelievo a favore degli eredi francesi, esercitato sui beni situati in Francia.
Tuttavia, il legislatore francese, al fine di proteggere la riserva, ha adottato la legge n. 2021-1109 del 24 agosto 2021, che all'articolo 24 prevede:
"I.-Il capo III del titolo II del libro III del codice civile è modificato come segue:
1° L'articolo 913 è completato da un paragrafo così formulato:
"Se il defunto o almeno uno dei suoi figli è, al momento del decesso, cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea o vi risiede abitualmente, e se la legge straniera applicabile alla successione non consente alcun meccanismo per la quota di legittima della protezione dei figli, ciascun figlio o i suoi eredi o aventi causa possono effettuare un prelievo compensativo sui beni esistenti situati in Francia il giorno del decesso, in modo da essere ripristinati nei diritti riservati loro riconosciuti dal diritto francese, nei limiti di tali diritti. » ;
2° L'articolo 921 è completato da un paragrafo così formulato:
"Quando il notaio constata, al momento della liquidazione dell'eredità, che le donazioni fatte dal defunto possono ledere i diritti riservati di un erede, informa ciascun erede interessato e noto, individualmente e, se del caso, prima di qualsiasi divisione, del suo diritto di chiedere la riduzione delle donazioni che superano la quota disponibile".
II.- Il presente articolo entra in vigore il primo giorno del terzo mese successivo alla pubblicazione della presente legge e si applica alle successioni aperte a partire dalla sua entrata in vigore, anche se le donazioni sono state fatte dal defunto prima della sua entrata in vigore. »
Ci si puo’ interrogare sulla compatibilità di queste disposizioni legislative francesi con il regolamento 650/2012.
In teoria, la considerazione di questo meccanismo potrebbe basarsi sull'eccezione di ordine pubblico prevista dall'articolo 35 del Regolamento europeo. Tuttavia, la presa in considerazione di questo diritto di riserva è denunciata da alcuni giuristi come contraria allo spirito unificante di detto regolamento.
Diverse decisioni lasciano lo spazio al dubbio.
In particolare, le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo del 15 febbraio 2024, nelle cause Colombier c. Francia e JARRE c. Francia, in cui la Corte ritiene che il diritto alla riserva non sia un diritto dell’uomo.
Oltre al fatto che nelle sentenze del 2017, certamente antecedenti all'entrata in vigore del regolamento, la Corte di Cassazione aveva rifiutato di considerare che la tutela della quota di legittima facesse parte dell'ordine pubblico internazionale.
2. COME TASSARE UNA SUCCESSIONE INTERNAZIONALE SECONDO IL DIRITTO FRANCESE?
In quale caso lo stato francese applicherà il diritto tributario francese per tassare una successione internazionale?
Ancora una volta, si pone la questione di quale regola applicare per risolvere tale questione.
2.1. Primo passo: esiste una convenzione internazionale applicabile?
*Ex. La Convenzione franco-italiana per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sulle successioni e sulle donazioni e per prevenire l'evasione e l'evasione fiscale, firmata a Roma il 20 dicembre 1990 ed entrata in vigore il 31 dicembre 1991.
è Esclusione di norme comuni nel caso di un trattato bilaterale sull'eredità franco-italiana (e sulle donazioni)
Si tratta di una questione importante in considerazione dell'attrattiva dell'imposta di successione italiana e della severità della tassazione francese (ad eccezione del coniuge superstite):
==> Fiscalità francese delle successioni :
- Secondo la legge fiscale francese, il coniuge o il partner civile superstite è esente da qualsiasi imposta di successione.
- Esenzione sull'imposta di successione:
A seconda del loro rapporto con il defunto e della loro situazione personale.
- 100.000 euro per un figlio, un padre o una madre,
- 15.932 euro per un fratello o una sorella,
- 7.967 € per un nipote o una nipote,
- 1.594 euro in assenza di un'altra deduzione applicabile.
- Le persone con disabilità che soddisfano le condizioni beneficiano di un'indennità aggiuntiva di 159.325 euro.
- Quota imponibile:
Questa è la base per il calcolo dei diritti sulla tua quota:
Quota imponibile = patrimonio ereditario imponibile – deduzione personale
- Tasso di imposizione:
Alla parte imponibile viene applicata una scala che differisce in base al rapporto di parentela con il defunto.
Si tratta di una scala progressiva, cioè si applica in rate successive alla tua parte imponibile.
Aliquota fiscale per gli eredi in linea retta (padre, madre, figlio e nipote)
Tasso |
Scala applicabile |
Non superiore a 8.072 € |
5 % |
Tra 8.072 € e 12.109 € |
10 % |
Tra 12.109 € e 15.932 € |
15 % |
Tra 15.932 e 552.324 euro |
20 % |
Tra 552.324 € e 902.838 € |
30 % |
Tra 902.838 € e 1.805.677 € |
40 % |
Più di 1.805.677 euro |
45 % |
Aliquota fiscale per i Fratelli
Tasso |
Scala applicabile |
Meno di 24.430 € |
35 % |
Più di 24.430 € |
45 % |
Aliquota fiscale per i genitori fino al 4° grado:
Sono tassati solo con un'aliquota del 55%.
Aliquota fiscale per gli altri eredi :
Sono tassati solo al 60%.
==> Fiscalità italiana delle successioni :
Le aliquote e le esenzioni previste per l'imposta sulle successioni e donazioni sono state previste dall'articolo 2, comma 48, del decreto-legge n. 262 del 2006.
In particolare, si applicano le seguenti tariffe:
- il 4%, per i trasferimenti effettuati al coniuge o ai parenti in linea retta (ascendenti e discendenti) da applicare al valore netto complessivo, eccedente, per ciascun beneficiario, la quota di 1 milione di euro;
- 6%, per i trasferimenti a fratelli e sorelle da applicare al valore netto totale, superiore a 100.000 euro per ciascun beneficiario;
- 6%, per trasferimenti ad altri familiari fino al quarto grado, parenti in linea collaterale fino al terzo grado, da applicare al totale del valore netto trasferito, senza necessità di applicare alcuna franchigia;
- 8%, per i trasferimenti a qualsiasi altro soggetto da applicare al totale del valore netto trasferito, senza l'applicazione di alcuna franchigia.
Alle franchigie di 100.000 euro e 1 milione di euro si aggiunge un'ulteriore franchigia, pari a 1,5 milioni di euro, per i trasferimenti effettuati a persone con disabilità, riconosciute come severe ai sensi della legge n. 104 del 1992.
- Le principali regole del trattato fiscale franco-italiano:
-Principio: tassazione nello Stato dell'ultimo domicilio del defunto (articolo 9) ("I beni, qualunque sia la loro situazione, che fanno parte della successione o della donazione di una persona domiciliata in uno Stato e che non sono contemplati dagli articoli 5, 6, 7 e 8, sono imponibili solo in tale Stato.")
- Salvo nel caso di beni immobili (articolo 5), beni mobili appartenenti a una stabile organizzazione o a una base fissa (articolo 6), navi e aeromobili adibiti al traffico internazionale (articolo 7), valori mobiliari (articolo 8);
- Esclusione della doppia imposizione: deduzione in un paese dell'imposta pagata nell'altro (articolo 11);
- Principio di non discriminazione (articolo 12).
è tassazione da parte dello Stato italiano in caso di domicilio del defunto in Italia, ad eccezione degli immobili e dei titoli situati in Francia
- L'esempio della questione della tassazione dell'assicurazione sulla vita:
Dal punto di vista dell'ordinamento giuridico francese, lo Stato francese può tassare la polizza di assicurazione sulla vita aperta dal defunto, residente fiscale francese, aperta in uno stabilimento situato nel territorio italiano, sapendo che il beneficiario è un residente fiscale italiano?
Secondo il diritto civile francese, il contratto di assicurazione sulla vita è in linea di principio "fuori dal patrimonio" (articolo L132-12 del Codice delle assicurazioni).
Tuttavia, in materia fiscale, la legge francese prevede la tassazione delle polizze di assicurazione sulla vita anche se si trovano all'estero nel momento in cui il defunto risiedeva in Francia (articolo 750 ter, 1° del Codice generale delle imposte).
"Sono soggetti all'imposta sui trasferimenti gratuiti:
1° i beni mobili e immobili situati in Francia o all'estero, in particolare i fondi pubblici, le quote, i beni o i diritti che compongono un trust definito all'articolo 792-0 bis e i proventi in esso capitalizzati, i crediti e, in generale, tutti i valori mobiliari francesi o esteri di qualsiasi natura, quando il donante o il defunto ha la residenza fiscale in Francia ai sensi dell'articolo 4 B; »
Ai sensi dell'articolo 8.1 della Convenzione fiscale bilaterale franco-italiana del 1990, la polizza di assicurazione sulla vita, in quanto credito, è soggetta a tassazione esclusivamente in ITALIA, paese in cui si trova.
Purtroppo, non esiste una giurisprudenza accessibile sulla questione in una situazione franco-italiana.
Secondo la mia analisi, dal punto di vista dell'ordinamento giuridico francese, lo Stato francese non ha il diritto di tassare il contratto di assicurazione sulla vita stipulato dal defunto, residente fiscale francese, detenuto da un istituto italiano situato in Italia.
- Vedi anche Convenzione franco-monegasca
Le esenzioni e le detrazioni applicabili possono variare a seconda dei trattati fiscali internazionali. Ad esempio, la Corte di Cassazione, Assemblea Plenaria, 2 ottobre 2015, 14-14.256 ha stabilito che la tassazione relativa al trasferimento a causa di morte di azioni di una società appartenente a una persona deceduta con domicilio fiscale a Monaco rientra nel Principato di Monaco e non in Francia, ai sensi della Convenzione franco-monegasca.
2.2. In assenza di un trattato fiscale internazionale
Le norme fiscali francesi di origine internet applicabili alla tassazione di una successione internazionale sono disciplinate principalmente dal Codice generale delle imposte (CGI).
- Il principio di territorialità della tassazione:
Ai sensi dell'articolo 750 ter del Codice generale delle imposte, i beni mobili e immobili situati in Francia o al di fuori della Francia sono soggetti all'imposta di trasferimento gratuita quando il donatore o il defunto è residente fiscale in Francia. Inoltre, anche gli immobili situati in Francia sono soggetti a queste imposte anche se il donatore o il defunto non hanno il domicilio fiscale in Francia.
- Determinazione della residenza fiscale:
La definizione di residenza fiscale in Francia è stabilita da diverse disposizioni del Codice generale delle imposte (CGI).
Articolo 4 A del codice generale delle imposte:
"Le persone che hanno la residenza fiscale in Francia sono soggette all'imposta sul reddito a causa di tutto il loro reddito. Coloro che hanno il domicilio fiscale al di fuori della Francia sono soggetti a questa imposta solo a causa dei loro redditi di origine francese".
Articolo 4 B del codice generale delle imposte:
«1. Si considera che abbiano la residenza fiscale in Francia: a. Persone che hanno la loro residenza o il luogo della loro residenza principale in Francia;b. Coloro che svolgono un'attività professionale in Francia, subordinati o meno, a meno che non possano dimostrare che tale attività è svolta su base accessoria; c. Coloro che hanno il centro dei loro interessi economici in Francia. »
La giurisprudenza ha chiarito l'applicazione di tali criteri. Ad esempio, il Consiglio di Stato ha stabilito che per abitazione si intende il luogo in cui il contribuente risiede abitualmente e ha il centro dei suoi interessi familiari, senza tener conto dei soggiorni temporanei altrove dovuti alle esigenze della professione o a circostanze eccezionali
Conseil d’Etat, 9ème Section, 9 juin 2021, 431551
Inoltre, la Corte d'Appello Amministrativa di Douai ha confermato che il luogo della residenza principale può determinare il domicilio fiscale solo nel caso in cui il contribuente non abbia un'abitazione.
Cour administrative d’appel de Douai, 3ème Section, 2 mai 2007, 06DA00929